Fotografa


ranzato@dada.it


O
n the road, per la strada, ho cercato e continuo a cercare, attraverso gli incontri, ascoltando le atmosfere, guardando le luci, sentendo i colori, un riconoscimento della mia identità. Sempre in viaggio, attraverso gli infiniti possibili dell'esistenza, senza filtri, senza trucchi che possano alleggerire o banalizzare il senso della solitudine e la profondità del silenzio che da vita alle piccole cose e può dilatare lo sguardo e rendere gli occhi più chiari e penetranti. Per la strada ho incontrato i miei deliri, ho vissuto i miei sogni, in un continuo andare dentro-fuori alla ricerca di racconti che hanno radici nel tempo della memoria ma che hanno bisogno di dilatazioni ed espansioni oniriche nel futuro, per affondare più salde e vitali nel presente inquieto e carico di speranza di cambiamento. Per me, nomade sedentaria, la macchina fotografica è stata ed è uno strumento, un medium, un prolungamento degli occhi e l'immagine è il racconto: un tramite tra mondi lontani, un avvicinamento stupito e rispettoso di situazioni diverse, di gente, di paesaggi, di abitudini, di culture. In viaggio senza sosta, anche quando mi aggiro per le colline toscane, nella casa dove vivo, nel mio "vicino", seguendo, sentendo, ascoltando e registrando i segni del cambiamento. L'acqua, le luci, i cilei, i paesaggi, la gente, mutano nel tempo, si trasformano nello spazio, nelle situazioni, e raccontano e mi invitano a raccontare. E per raccontare meglio, uso le immagini, più silenziose, più medianiche e ricche di sussurri evocativi di quanto non siano le parole.

MOSTRA FOTOGRAFICA


Donne Testarde (marzo 2001), Casa della donna, Pisa

Nei miei viaggi per il mondo ho raccolto immagini di donne di diversi paesi e culture, fotografate nei loro luoghi di vita, di lavoro, di gioco, di relazione. Ho sempre cercato di restituire visibilità al protagonismo delle donne, al loro essere soggetti, alla loro capacità di ritagliarsi spazi di creatività e di libertà... Quello che ho cercato di ottenere con questo accostamento all’insegna della forza e del protagonismo delle donne nelle sue infinite forme e manifestazioni, è un effetto spiazzante che sconvolga le sicurezze (anche di tanto femminismo supponente e sordo rispetto alle donne dei paesi “altri”) e ci porti a riconsiderare le molte forme di resistenza e di autonomia spirituale e materiale che le donne hanno saputo elaborare nel corso del tempo. Solo così sarà forse possibile recuperare il patrimonio di competenze, conoscenze, astuzia, coraggio, forza, che ho voluto riassumere con il titolo “donne testarde”
(Pia Ranzato)

DESCRIZIONE TECNICA
La mostra si compone di 70 foto, a colori e in bianco e nero, 50x75 e 40x60, e ritrae donne di paesi diversi, fotografate nei luoghi della vita, delle relazioni, del lavoro.


Nostalgia di futuro
(dicemre 2000), Sala Mostre, Ravenna

In questo nostro mondo sovrastato dai satelliti, percorso da un groviglio di reti telematiche e pullulante di telefonini, si è persa la comunicazione tra le generazioni.
Non si parla con i vecchi, ma, se mai, “dei” vecchi, e sempre in termini problematici; non li si considera quasi più parte del nostro vivere, fonte di saggezza e di ricchezza per tutti. I volti, le mani, i corpi dei vecchi che ho fotografato, con rispetto e tenerezza, nei luoghi più diversi della terra, sono lunghi racconti di vita, viaggi nel tempo della memoria. Accanto alle immagini ho inserito alcune parole…parole per raccontare di più, per dilatare lo spazio dell’immaginario, per avvicinare i luoghi e i volti attraverso storie di vita vissuta, che in ogni angolo di questa nostra provincia dell’universo sono simili e uniche al tempo stesso. L’intento di questa mostra fotografica è quello di fornire una visione non stereotipata ed immiserita della vecchiaia, restituendo ai vecchi visibilità e protagonismo. Vorrei che queste immagini di vecchi che lavorano, che discutono, che guardano e “ci” guardano, fossero uno stimolo per iniziare a ritessere i fili di una comunicazione che i pregiudizi del consumismo selvaggio e di un giovanilismo di maniera hanno spezzato.

DESCRIZIONE TECNICA
La mostra è composta di circa 100 immagini a colori e in bianco e nero, raffiguranti volti di vecchi e vecchi ritratti nei luoghi e nelle situazioni della vita: le soglie, i bar, i campi, i moli, le cucine, i crocicchi, le panchine.
Le foto, riprese in vari paesi del mondo (dell’Asia, Africa, America Latina, Europa) documentano la vita e la valorizzazione della vecchiaia in culture e società diverse.


Raccontami l'Algeria


Le foto che ho scattato nei miei recenti viaggi in Algeria vogliono restituire di questo paese mediterraneo, berbero, africano, arabo, una immagine di bellezza e di vitalità che i recenti avvenimenti luttuosi (il terrore, i massacri, le violenze, la corruzione del potere) hanno occultato, eclissando anche la memoria di una terra ricca di storia, di poesia, di coraggio. Le foto raccontano i luoghi: Algeri, la Kabilia, il deserto del Sud, l'Algeria berbero-romana; i mestieri della gente, la vita nelle strade, i giochi dei bambini, la lotta e il lavoro delle donne. La paura e il coraggio.
La voglia di vivere, insomma, che in Algeria, oggi, significa resistenza.

DESCRIZIONE TECNICA
La mostra si compone di circa 70 foto, a colori e in bianco e nero, formato 50x75 e 40x60. Le foto sono plastificate, montate su pannelli ignifughi e dotate di cornici metalliche.


Un mondo di bambine e bambini


La cultura "adulta" di cui sono figli li avvolge e li permea fin dall'inizio. Ci sono però, nel mondo dei bambini, spazi di originalità, di freschezza e di sorpresa, a volte straordinari. C'è nei loro corpi, nei loro gesti, nei loro movimenti, un'armonia commovente, una capacità immediata di comunicare, di raccontare, di ridere insieme, di ridere contro: con gli occhi, con·le mani, con il corpo.
E le foto, occhi della memoria, sono il prodotto di un incontio e di una fascinazione reciproca e vogliono raccontare storie di tenerezza, di forza, di intensità di curiosità e di speranza.

DESCRIZIONE TECNICA
La mostra si compone di 80 foto a colori e in bianco e nero, 30x45, 40x60, 50x75

Racconti d'Acqua


Sensualità del gioco luminosità umida del giorno affacciato in un seno sgiorato tripudio del controluce capriole danzate tramonti rimbalzati e travolti splendore notturno luneggiato di maree risate col vento al chiaro di luna trasparente sogno di betulla un gabbiano vola sul mare anch'io no l'oceano in fuga tra giochi di specchi entra nel clic le tue impronte risucchiate nell'onda ambiguità del gioco negato donna acqua acqua donna splendore austero del contronda verdeacquasoffiato bocca che si apre al delirio sfolgorio di spruzzi tessuti di sole luce bagnata di onde clic ancora
il racconto continua l'acqua racconta canta e suona con o senza vento bianco luminescente blu notturno viola verde leggero l'acqua cammina cammina ascoltatela, è piena di storia

DESCRIZIONE TECNICA
La mostra si compone di 80 foto a colori e in bianco e nero, 30x45, 40x60, 50x75


DESCRIZIONE DELL'ARCHIVIO


SOGGETTI
PAESI
TEMI
Immagini di gente
Italia
Francia
Grecia
Olanda
"Toscana c'era una volta. Toscana c'è ancora";
(il lavoro quotidiano di tre contadini toscani nelle diverse stagioni dell'anno)
paesaggi

architetture
Spagna
Portogallo
Danimarca
Ungheria
Il restauro dei teatri dell'800 in Toscana
luoghi archeologici
Turchia
Algeria
Marocco
La Toscana minore
(luoghi e architetture della Toscana non turistica)
piante

giardini

Costa d'Avorio

Femminismo
(documentazione di manifestazioni, incontri e convegni femministi e lesbici in Italia dagli anni '80)
animali

mercati
Cuba
Messico
Perù
Colombia
Brasile
Sensualità delle forme
oggetti

cimiteri
California I luoghi del sacro
mestieri

manifestazioni…
Nepal
Sumatra
Bali
Nijas
Malesia


BIOGRAFIA




Pia Ranzato nasce a Cittadella (Padova). Si laurea in filosofia nel 1969. Dal 1971 al 1974 lavora come assistente universitaria presso la cattedra di Storia del Cinema e delle Comunicazioni di Massa dell'Università di Firenze. Nel 1982 lascia l'insegnamento per lavorare a tempo pieno nella fotografia. Ha allestito mostre personali in varie città italiane e straniere (Genova, Firenze, Siena, La Habana, Barcellona, San Francisco, Amsterdam, Rio de Janeiro, Parigi…). Tra queste: "Toscana c'era una volta. Toscana c'è ancora"; "Racconti d'acqua"; "Sguardi d'anima"; "Spazi vissuti, spazi conquistati"; "Vive l'amour"; "Nostalgia di futuro"; "Paesaggi e gente d'Italia"; "Donne Testarde"; "Raccontami l'Algeria". Ha realizzato servizi fotografici per diverse pubblicazioni (Roma e il Vaticano, Scala, Firenze 1989; Il restauro dei teatri del 700 e 800 in Toscana, Alinea 1991), e ha lavorato come illustratrice di libri per le scuole. Collabora con numerose riviste, e con alcune case editrici per la realizzazione di copertine. Nel 1996 ha realizzato il calendario per la Lega Italiana di Lotta contro i Tumori. Ha pubblicato il libro fotografico Nostalgia di Futuro (Edizioni Lavoro1998), e cura il volume Con gli occhi della parola (Edizioni Lavoro, 1989) che raccoglie i discorsi di Khalida Messaoudi in Italia.
Ha realizzato numerosi audiovisivi per le scuole, e, nel 1998, il video Donne d'Algeri: la voglia di vivere e il coraggio di resistere.

ranzato@dada.it